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PASSETTO

Camerino della Santissima Madonna o “Passetto”

Dalla Sagrestia della cappella della Madonna si accede a questo piccolissimo e suggestivo ambiente che affianca la cappella della Madonna e con cui comunica attraverso un piccolo cancello.

La costruzione della Basilica avvenne in brevissimo tempo: dal 1597 al 1617 e già nel 1605, come risulta da un documento conservato nell’archivio della Ghiara, i Fabbricieri sottolineavano la necessità che “principi e cavalieri possano accedere senza disturbo” alla devozione dell’immagine miracolosa.

Entro il primo quarto del ‘600 si procedette infatti alla costruzione di un “CAMERINO DELLA CAPPELLINA DELLA SANTISSIMA MADONNA” quindi parrebbe che la sua prima funzione fosse di disimpegno per riporvi quanto più direttamente interessava l’addobbo della immagine venerata. La presenza di un armadio a muro, ancora oggi utilizzato a tale scopo, giustifica questo uso.

Tuttavia la decorazione pittorica di un certo pregio conferma la funzione di devozione privata che ha sicuramente svolto: era riservato alla devozione e al raccoglimento di nobili e notabili della città che si trovavano in un luogo nascosto alla vista e privilegiato perché vicinissimo all’immagine miracolosa della Vergine. Per tale motivo gli studiosi reggiani Artioli e Monducci lo chiamano, in uno studio del 1977, “PASSETTO”, nome che conserva ancora oggi.

Nel 1622 arriva da Ferrara il pittore Carlo Bononi, autore dei dipinti ad olio dei quattro pennacchi e del cupolino della cappella Gabbi o dell’Arte della seta in Basilica e gli viene richiesto di decorare anche il Passetto, ma il pittore lascia Reggio e non esegue il lavoro.

Il soffitto e le lunette vengono quindi assegnati a un pittore reggiano, Giovanni Savi, forse già presente nel cantiere della Ghiara. Esegue i dipinti a olio e li termina il 6 aprile 1623 e sappiamo che chiese di essere pagato solo per le spese vive. Venne poi gratificato con £ 80.

Di questo artista sappiamo molto poco: nato a Reggio il 29 luglio 1585, ha restaurato il quadro dell’Annunciazione del Caliari, oggi nel museo della Ghiara, ed è autore di alcuni dipinti in chiese reggiane di provincia.

Il tema del Passetto è La gloria di Maria e si collega agli affreschi di argomento mariano della Basilica.

Nel soffitto vengono rappresentati I Patriarchi, i Profeti, gli Apostoli, i Martiri, i Confessori, le Vergini. Nelle quattro lunette, attorno alla scena dell’Annunciazione, posta ai lati della finestra, ci sono allegorie mariane.

Lo stile del Savi non è di altissimo livello, ma nell’iconografia ha saputo collegarsi al ciclo di dipinti, di ben altro livello, presenti nella basilica.

Non sono però da sottovalutare la resa cromatica e luministica di un certo effetto.

Bibliografia:

Artioli, Nerio
Le pitture di Giovanni Savi nel passetto della Ghiara , 1977


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Delibera 12 dicembre 1618 Tiarini:

1618, dicembre 12. I Deputati affidano al pittore Alessandro Tiarini l’esecuzione degli affreschi nel braccio dell’altar maggiore del Tempio (AMG, Tempio, B 53 Libro delle Provvigioni, 1612-1631).

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Inventario 1599_1601

1599, dicembre 13. Inventario dei gioielli donati alla miracolosa Immagine
(AMG, Tempio, Filza 129).

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Testamento 28 luglio 1631”

1631, luglio 28. Testamento di Vincenzo Zanotti colpito dalla peste (AMG, Tempio, Filza 76, rogito N. 244).

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Voto Reggio 1630”

1630, giugno 21. Voto del Pubblico di Reggio in occasione della peste (AMG, Tempio, Filza 76, rogito N. 219)

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